Con l’inverno arriva l’influenza

E’ un’infezione virale acuta che colpisce particolarmente l’albero respiratorio, caratterizzata da febbre, dolori articolari e senso di malessere generale. Può essere causata da virus di diverse specie perciò a seconda del ceppo da cui si viene colpiti, si possono avere delle differenze di sintomatologia. I virus vengono classificati e monitorati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con la collaborazione delle Autorità sanitarie di tutto il mondo. L’influenza prevista per l’anno in corso viene comunemente definita dal nome del Paese dove è stato isolato il virus per la prima volta, si parla perciò di Cinese, Australiana, Russa, ecc. La diffusione avviene per contatto diretto attraverso le goccioline di saliva emesse con il parlare o con i colpi di tosse contagiando così persone ed oggetti. L’Influenza colpisce per  prime e più facilmente quelle persone che frequentano comunità (scuole, uffici, mezzi di trasporto pubblici) in prevalenza i bambini; la seconda ondata invece colpisce quelle persone che pur non uscendo da casa (anziani, invalidi, allettati ) possono venire contagiati dagli altri membri della famiglia. L’incubazione dura da 1 a 3 giorni.

Dei vari ceppi influenzali i più pericolosi sono quelli definiti A e B; il C sembra dare forme meno gravi. Alla influenza provocata dai ceppi A e B possono seguire complicanze particolarmente gravi,  anche mortali (in Italia l’influenza è la terza causa di morte tra le patologie infettive ) in pazienti colpiti da malattie polmonari gravi, nei cardiopatici, nei diabetici, negli immunodepressi nella primissima infanzia ecc. Per questo  l’influenza non va banalizzata; ad esempio la pandemia del 1918, la famosa “Spagnola” provocò oltre 30 milioni di morti.

La suscettibilità all’influenza ed alle sue complicanze dipende anche dallo stato immunitario del soggetto, per cui è utile, durante tutta la stagione fredda, mantenere ai livelli ottimali l’efficienza dell’organismo mediante una dieta varia, completa, leggera, ricca di vitamine e sali minerali (frutta e verdura).

Come si manifesta: i sintomi.

Dopo 1-3 giorni dal contagio si ha un brusco rialzo della temperatura (38- 39 gradi C), brividi, forte cefalea, dolori muscolari, nausea a volte con vomito, in seguito si può manifestare anche con mal di gola, tosse secca che evolve poi in catarrale, congestione nasale con rinorrea, congiuntivite. Dopo due o tre giorni i sintomi acuti cessano, la febbre cala, rimane una forte spossatezza che può durare anche a lungo. E’ questo il momento in cui possono sopraggiungere le complicanze batteriche rappresentate da bronchiti, miocarditi o anche polmoniti a volte seguite da edema con esito fatale.

La prevenzione

“Quando penso ad una malattia non lo faccio per trovare un rimedio, al contrario, cerco il modo di prevenirla” (Pasteur).

Cosa evitare:

  • Ovviamente i luoghi affollati, dove è più facile contrarre l’infezione.
  • I forti sbalzi di temperatura (che abbassano le difese immunitarie).
  • una temperatura della casa troppo elevata e l’ambiente eccessivamente secco.
  • Trascurare un aumento improvviso della febbre(rischio di convulsioni nella prima infanzia).
Cosa fare:

  • Dal momento che il contagio, oltre che diretto, può avvenire anche attraverso oggetti, è opportuno curare l’igiene personale lavandosi spesso le mani, ed occorre che ogni persona della famiglia abbia propri accessori di toletta e stoviglie.
  • Nel caso che sia influenzata la mamma di bambini molto piccoli, è il caso che si copra la bocca con una mascherina.

I Vaccini antinfluenzali.

II vaccino antinfluenzale rappresenta una valida difesa nei riguardi della patologia, stimola la produzione di difese specifiche (anticorpi) per combattere il virus. La loro produzione viene autorizzata dal Ministero della Sanità. Il virus dell’influenza si modifica continuamente, per cui è opportuno vaccinarsi tutti gli anni.

Chi deve vaccinarsi?

In genere possono vaccinarsi tutti, sotto controllo medico, ma è bene che lo facciano soprattutto le persone a rischio, anziani, cardiopatici, diabetici, donne in gravidanza ( l’influenza durante i primi mesi di gestazione può indurre malformazioni al feto ). L’immunità subentra dopo circa 15-20 giorni; se ci si vaccina per la prima volta è opportuno ripetere dopo circa un mese una ulteriore dose di vaccino. Prima di vaccinarsi è d’obbligo consultare il proprio medico.

La terapia

Salvo complicanze, la prognosi è sempre benigna, ma comporta una sintomatologia molto fastidiosa e l’inattività del paziente per alcuni giorni.

Se non ci si può permettere di restare a letto, è possibile ai primi sintomi (riconosciuti dal medico) utilizzare un medicinale altamente specifico che abbrevia il decorso della malattia e soprattutto allevia sensibilmente i sintomi (questo medicinale si somministra facilmente mediante inalazione, e per l’acquisto si richiede la prescrizione medica).

La febbre.

La febbre è una utile reazione dell’organismo, che non va combattuta incondizionatamente. Si somministrino antipiretici solo quando supera i 38,5°, per evitare il rischio che temperature superiori ai 40° causino attacchi epilettici e danneggino il Sistema Nervoso Centrale.

Cosa evitare: 

  • Evitare eroismi, il paziente deve riguardarsi rimanendo a letto nella fase acuta, ed almeno per 3 o 4 giorni cessata la febbre. Il paziente deve stare al caldo, ben coperto, e l’aria non deve essere troppo secca, per non irritare le mucose e non provocare tosse.
  • Non assumere antibiotici senza il consiglio del medico; finché è in atto la fase virale sono assolutamente inutili, ed anzi possono selezionare
    ceppi batterici resistenti.
  • Gli antibiotici diventano indispensabili solo nelle complicanze batteriche.
Cosa fare: 

  • Durante gli episodi febbrili possono essere assunti antipiretici come il paracetamolo (Efferalgan, Tachipirina) o l’acido acetil salicilico (Aspirina, Vivin C) utili anche per ridurre la cefalea ed i dolori osteoarticolari. Nella prima infanzia e nei pazienti a rischio emorragico l’acido acetil salicilico è controindicato, per cui in questi casi è necessario consultare il medico di famiglia.
  • Per alleviare i fastidi delle prime vie respiratorie sono utili gargarismi antinfiammatori, decongestionanti nasali, suffumigi, tisane.
  • Al minimo accenno di
    complicanze chiamare il medico che prescriverà l’appropriata terapia.

Aspettando il
Medico:

Cercare di idratare il paziente soprattutto se bambino con acqua, tisane balsamiche, succhi di frutta ecc. Liberare le prime vie aeree, quando subentra la fase catarrale, con irrigazioni nasali di soluzione fisiologica, nei bambini più piccoli si provvederà ad aspirare il muco, sistemare il malato allettato con alcuni cuscini dietro la schiena per facilitargli la respirazione, umidificando l’ambiente dove soggiorna.

L’alimentazione

Che il tuo alimento sia il tuo medicamento (Ippocrate)

L’alimentazione, sia durante l’influenza che dopo, per favorire il recupero dell’organismo, deve essere equilibrata e leggera, facilmente digeribile, insaporita magari con spezie ma non con condimenti grassi di difficile digestione.

 

Cosa evitare: 

  • Evitare una alimentazione troppo abbondante per “rimettersi in forze”, durante e dopo una malattia è inutile affaticare l’organismo con digestioni difficili, anche perché, stando a letto si consumano ben poche calorie.
  • Evitare cibi e condimenti grassi, fritti.
Cosa fare:

  • Molto utili succhi e spremute di uva, tè, tisane, brodi vegetali.
  • Consumare bevande calde, magari balsamiche, che con il loro vapore, inalato mentre vengono bevute, danno un sollievo alla congestione delle prime vie aeree.
  • Utilizzare in abbondanza frutta ben matura, ed eventualmente integrare la propria alimentazione con un multivitaminico consigliato dal Farmacista.

La convalescenza

L’influenza lascia a lungo debilitati, in quanto la completa guarigione (biologica) avviene dopo venti giorni.

Cosa evitare:

  • Non avere fretta di riprendere subito ritmi di lavoro elevati, per evitare il pericolo di “ricadute”.
Cosa fare:

  • Riguardarsi con un adeguato abbigliamento (non eccessivamente pesante); uscendo di casa ricordarsi di coprire la bocca con una sciarpa così da evitare di respirare aria fredda che potrebbe causare ricadute.

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Trattamento di prevenzione (azione immunostimolante ed antinfettiva naturale) Echinacea angustifoliaPropoli
Terapia sintomatica (azione antinfettiva naturale, azione balsamica) Propoli, PhytolaccaTisana di timo, eucalipto e liquirizia.
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